Best perfumes 2023, vol.I

Best 2023, vol. 1

Sono per natura predisposta a dimenticare. Non ricordo precisamente quasi nessuno dei film che ho visto, i libri che ho letto diventano pagina bianca, e i corsi che ho svolto in breve tempo diventano polvere in una valigia vuota. Lo sguardo sempre rivolto avanti, al passo che segue, a quello che manca, al luogo dove non sono arrivata. Ma cosa si fa a fine anno? Resoconti, punti della situazione, caroselli di immagini già viste, di risate svanite e appuntamenti passati. Perché quello che deve restare riposa in fondo, fa parte delle cellule ormai e non ha bisogno d’altro. Non fa esattamente parte del mio istinto la lista dei “migliori X-Y-Z” del 20XX, non amo le liste e gli elenchi. Ma per scrivere questo articolo ho riguardato tutte le foto del 2023, dal 1 Gennaio ad oggi, convinta di non trovare granché. Qualcosa però è successo: scorrendo le immagini, ripercorrendo le playlist di Spotify ho riavvertito vivide alcune sensazioni, sempre nella versione opaca e polverosa che il tempo trascorso ha depositato, ma le ho trovate. Da qui, ho risentito alcuni odori, che come tagli nel tempo hanno fermato le lancette in una densità amorosa. Gli istanti esatti in cui me ne sono innamorata, riesco a ripercorrerli uno per uno in questa infinita love story a puntate che è l’ossessione olfattiva. Ed eccoci qui, alla fine della Season 23.

Siamo a Gennaio e mi arriva sotto il naso un mix godurioso e frizzante, potentissimo: un cuore gourmand di nocciola, cremoso di zafferano, si unisce a mandarino e gelsomino. Una fragranza decisamente gioiosa, luminosa, che parla chiaramente dellajoie de vivre.  Indossata poche volte da una persona come me che indaga, riflette, approfondisce e raramente ha momenti di gioiosa distensione al mondo, ma ogni volta è un grandissimo attimo: quando vaporizzo Tempfluo Nishane tutto si tinge di un’aura calda e colorata di un rosso vermiglio. La mia scelta della Time Capsule Collection Nishane, insieme a Tero.

A Febbraio c’è ora aria di primavera, galoppa il desiderio di fiori cristallini e succosi, maturi e inebrianti: Maria, è arrivato il suo momento. Inizio con un campioncino, o meglio, vado dove posso sentire la fragranza e chiedo di poterla vaporizzare sulle braccia. Torno a casa e un’amico con gli occhi sbarrati mi chiede: che profumi indossi? È incredibile! Una tale reazione ferma la mia attenzione come un occhio di buio nel buio del teatro: porto infatti sulla pelle una delle riproduzioni più fedeli della tuberosa che io avessi mai sentito. Così il giorno dopo torno e mi porto a casa il flacone intero. Inutile dire che Durga di DS&Durga è e resterà sempre uno dei floreali bianchi acquatici più sensazionale che abbia mai sentito. Talcato, acquatico, dolce, mi fa pensare al vapore e ai petali spessi di una tuberosa. Ha qualcosa di talcato, di dolce, come un fiore coraggioso che galleggia sull’acqua. È amore.

Durga di DS&Durga
Durga di DS&Durga

I fiori bianchi sono una mia grande passione, soprattutto quando incontrano note profonde resinose, ambrate. La delicatissima e verde coppa di mughetto, resa più dolce del solito dall’hedione, è accompagnata da una leggera scorza di bergamotto. Mamma che buono, che classe. Così, dopo giorni passati a goderlo, a viverlo, nella sua sottile eleganza, Convalia di FumparFum entra a pieno titolo nella mia collezione personale.

Convalia di FumparFum
Convalia di FumparFum

Nel frattempo la temperatura si alza e viene voglia di essere avvolti da qualcosa di diverso. Cercavo una stessa forza balsamica potente, ma declinata in modi diversi. In almeno tre crush olfattive estive ritrovo infatti le declinazioni balsamiche della rosa. Il portabandiera di questa categoria fa parte della collezione la Botanique di un brand che mi sta molto a cuore, forse perché mi ricorda le ore che spendevo in un piccolo ma bellissimo negozio ai tempi dell’università. In questa versione, l’eucalipto apre la strada alla rosa, la rinfresca, sventaglia di brezza gelida un fondo legnoso e avvolgente. Sì, è cashmeran, che poesia. Abyssae ha una durata moderata, ma la composizione vale decisamente la pena. Stupenda rosa balsamica numero uno della collezione.

Abyssae 33 L'Artisan Parfumeur
Abyssae 33 L’Artisan Parfumeur

Ma non è finita. La vibrazione eterea di questo fiore nobile non mi abbandona, ma mi attrae attraverso almeno altre due fragranze. Una è uscita addirittura nel 2013, mi sono chiesta dove è stata nascosta in tutti questi anni. Partiamo da quella meno insolente, la più educata, mi fa pensare a una ragazza che danza. Il cuore batte di un connubio bello e luminoso di fiori primaverili: immagina i boccioli delicati e giovani di freesia e il mughetto, resi leggermente polverosi da iris ed eliotropio. Misk Begum di Tola è sensuale, ma non vuole essere seducente, ha un’energia inconsapevole, vive di grande bellezza, ma senza saperlo, la lascia vivere libera, bella, trasparente e meravigliosamente ingenua. Quanto è bella l’estetica inconsapevole? È come l’età dell’innocenza che non viene interrotta, come uno specchio d’acqua in cui non cade niente e rispecchia la realtà come se fosse vera. L’acqua trasparente che vive solo di se stessa, senza rami, senza riflettere nulla. Poi c’è una bellissima rosa che da concretezza a questa luminosità, soprattutto perché si accorda con una goccia di legno di sandalo. Poetico.

 

Misk Begum di Tola
Misk Begum di Tola

Questo specchio d’acqua, però, incontra il tramonto. Sono le 18 di una giornata di fine estate, forse la stanchezza, forse le ore sulla coscienza, ma qualcosa inizia a muoversi. Nello secchio riflesso intravedi qualcosa: forse sei tu? O è l’immagine in cui vorresti ritrovarti? L’innocenza c’è, è li che ti guarda attraverso i petali di un nobile fiore di Grasse, ma inizia a guardarsi. L’ambizione, la rivalsa, l’aspettativa iniziano a fare parte della coscienza, che muta in qualcosa di nuovo. Le molecole sintetiche tagliano il velo di Maya, danno la possibilità di vedersi, e forse di amarsi. Il cashmeran incontra ambroxan e muscenone -Dio solo sa quanto io ami l’ambroxan. Musc Oli di Caron è stato proprio il crush che non mi aspettavo: l’ho sentito, non l’ho capito, l’ho sottovalutato, ma poi è arrivato per non andarsene più. Sensuale e seducente, questa volta sì, il fondo legnoso porta consapevolezza, e le molecole sintetiche fanno aumentare la marcia con arguzia, come il dono di un grande intuito. Certamente una delle pochissime formulazioni non esperidate che reggono perfettamente la sfida del grande grandissimo caldo estivo, Musc Oli è una delle poche che riesco ad indossare tutto l’anno: è sempre una scelta giusta.

Musc Oli di Caron
Musc Oli di Caron

 

I 5 profumi da uomo da regalare

Profumi da uomo da regalare

Non posso pensare ad un’occasione speciale senza immaginare il profumo di un’abbraccio, l’alone di personalità che emana dai corpi e raggiunge la nostra attenzione. Un’intreccio di ricordi, stimoli e, talvolta, sorprese. Quando dono una fragranza, provo sempre ad immaginare ad entrare in un personaggio, in un ruolo, come in uno spettacolo teatrale. Ad ogni profilo corrisponde una precisa firma olfattiva, come i personaggi di un libro, che tra azioni, pensieri, omissioni, tic e bizzarre abitudini, ci aiutano a tratteggiare e a prevedere i passi seguenti. Per primo mi piace pensare ad un uomo libero, con una mente svincolata e senza pregiudizi; vive il mondo reale e quello spirituale, allo stesso modo. Tantrico di Laboratorio Olfattivo parla proprio di questo: il sandalo e la sua cremosità sono accompagnati da una nota aromatica a quasi fumosa, rappresentata da salvia e ginepro. Un’atmosfera avvolgente vive e accompagna la superficie. Io lo uso regolarmente, lo definirei unisex.

Tantrico di Laboratorio olfattivo
Tantrico di Laboratorio olfattivo

Passiamo poi ad un profilo più modaiolo, una fragranza sofisticata: legno di cedro e incenso accompagnano una base calda di fava tonka, che dona una leggera dolcezza alla composizione. Aromatico, ma non verde, equilibrato, penso ad una sfumatura grigio scuro-blu, un’abito in fresco di lana. La nuova uscita di Bon Parfumeur è 603, adatto anche se non si conosce benissimo la persona a cui lo si regala. Ottimo rapporto qualità prezzo.

603 di Bon Parfumeur
603 di Bon Parfumeur

Nelle uscite del 2023 non possiamo tralascviare la rivisitazione di un grande classico, dove ananas succoso, legno di cedro e muschio vegetale creano una sinfonia sofisticata. Sto parlando di Hacivat X di Nishane, che aggiunge alla versione tradizionale (Hacivat) fiori d’arancio e lime. Il risultato è una maggiore verticalità, ma anche una dolcezza più aggraziata e sfaccettata. Una fragranza che si fa riconoscere, ma si adatta perfettamente ad un ragazzo giovane come ad un uomo maturo. Dedicato a chi già ama i profumi di nicchia, ad uno spirito attento, solare e ricercato, che ama la spensieratezza ma non va facilmente “fuori giri”.

Hacivat X di Nishane
Hacivat X di Nishane

Altra grande uscita del 2023 dal naso attento di Jérôme Epinette. Definire questa fragranza senza passare dalla materia a cui è ispirata mi risulta davvero difficile. Les Bains Guerbois sceglie di associare la fragranza  ad una ceramica grigio chiaro, materica e ricca di venature scure. Raku rappresenta bene la texture che lo ispira: la ceramica a suo modo fredda e lucida riporta all’ambroxan, il cui calore ambrato è reso polveroso e talcato dal legno di cedro (abbiamo capito che il legno di cedro mi piace, cosa ci posso fare). In apertura si sentono nitidamente una leggera nota di pepe e limone, che porta freschezza, ma se fosse solo questo Raku sarebbe un profumo elegante, frizzantino e talcato. E invece no. La parte fruttata e succosa del fico porta una dolcezza, che, insieme all’ambroxan, ci riporta al bello dei profumi nati dal trend BR540 (chi sa, sa), quel caramello brucicchiato, un po’ insolente e stimolante, che parla di qualcosa di diverso e innovativo. Che classe, che classe. Un grande profumo da donare ad un naso che ha già fatto i suoi primi passi nella profumeria, non perchè sia difficile, tutt’altro, ma perchè merita davvero di essere apprezzato in tutta la sua sofisticata delicatezza.

Raku di Les Bains Guerbois
Raku di Les Bains Guerbois

Cosa dire del quinto profumo da regalare ad un uomo a cui ho pensato. Una fusione resinosa, a tratti sfuggente e profonda che in AER No.3 Ambre trova una realizzazione davvero bella. Sto parlando di una fragranza ambrata, certamente, profonda grazie allo storace, ma anche confortevole: La Rosa damascena e il balsamo del Perù mi danno sempre una bella sensazione, fanno sentire che c’è piena armonia, come se alla prima vaporizzata partisse una sinfonia. Forse non la Cavalcata delle Valchirie, ma qualcosa di simile ed elegante. Chiaramente unisex, Ambre No. 3 è poetico, freddo e profondo, come una cavalcata nelle Highlands.

AER No.3 Ambre
AER No.3 Ambre

by Maria