Esxence 2025, part.1

L’edizione 2025 di Esxence onora i maestri che trasformano i sogni in realtà olfattive. I Masters of dreams catturano l’essenza di ispirazioni e desideri nascosti, con la precisione di un alchimista e l’intuito di un poeta. Il profumo è un diario di viaggio nelle profondità dell’animo umano, che si diffonde, effimero nell’aria, in una direzione ossimorica tra denso ed etereo. 

Il palcoscenico ideale per questa forza creativa è la notte, culla di mistero e irrequietezza: nel silenzio e nella penombra alberga una libertà illimitata, e solo questa tela senza luce può ospitare le stelle della creatività ispirata. 

Come nei sogni da bambini, respirando ad occhi chiusi, una visione fanciullesca e ottimista arriva da sensazioni fruttate e generose. Le più recenti tecniche di estrazione, permettono ora di godere pienamente delle note fruttate naturali: pesche vellutate, cocco avvolgente e fragola fanciullesca. Nella trilogia di House of Sarah Baker, Chris Maurice compone un trio fruttato e cremoso, dove la pesca trova la sua rivincita. In un saga irriverente e spensierata, ogni atto delinea le a diverse sfumature di un’opera omnia, in cui le visioni olfattive, come pennellate impressioniste, delineano tutte insieme la rivincita della pesca Melba. Peach’s revenge porta al naso sensazioni succose, speziate e peccaminose; Pastel Rumours è un sogno ovattato, lattonico e accogliente; Rococò Pie chiude la trilogia con sensazioni gourmand edibili di torta calda e il conforto seducente di legno di sandalo. Perché il peccato non rimane un segreto, ma passa dal naso e giunge nella gola.

 

Sull’onda lunga della peach era 2025 troviamo l’ultima creazione di casa Rubini, che combina note di pesca e cocco, in estrazione naturale, alle sfumature vegetali e tanniche del tè verde, portate dalla champaca. Come sempre in questo brand, grande attenzione al packaging, che rappresenta molto fedelmente la sensazione cocooning e onirica che la fragranza, Idilios, intende trasmettere. In uscita in primavera.

La sensazione confortevole e polverosa del riso che cuoce a vapore, accompagnata a zucchero di canna, vaniglia e alla leggerezza faceta ed energizzante della fragola, come addentare un mochi alla fragola. La più spassosa e gentile delle creazioni di casa d’Annam, Strawberry Mochi, ci conduce per mano verso un ciliegio in fiore, seduti sull’erba, con un cestino di mochi in grembo e un sorriso ingenuo in volto. La dolcezza sottile del riso glutinoso sulle labbra, rese polverose, e l’esplosione cremosa del ripieno di fragola e fagioli rossi, il packaging in carta porosa, disegni ad acquarello, flacone a uovo trasparente: la grazia orientale non si fa attendere. 

L’ultima tappa della prima giornata di questo viaggio olfattivo ci conduce lontano dalla grazia silente vietnamita. Siamo a Vienna, al Ballo dell’Opera. L’odore di passi che schioccano nel legno, un lungo valzer senza fine, e ruotano gli abiti lunghi e le gonne si sfiorano, come le dita, inibite al tocco dai guanti lunghi e leggeri. Come un desiderio irrealizzabile e devoto, la sensazione sulla pelle è calda e tonda: fava tonka e vaniglia si muovo leggere e sinuose, sostenute dalla sensazione dei legni, che portano una certa austerità alla composizione, senza appesantirla. Una vera novità per casa Wienerblut, l’odore perfetto della ricerca di un abbraccio olfattivo, che dura a lungo e ti stringe tanto da fonderti nel battito dell’altro. Ballroom Bohéme è un omaggio alla danza e al sangue viennese, quando l’Impero aveva proibito di ballare.

Pitti Fragranze 2024 by Clara

215 espositori di cui 96 nuovi arrivati!

Di questi 96, mi ha stupito la provenienza di alcuni. Il mercato della profumeria si sta aprendo ed evolvendo sempre più.

Anni fa la Francia, l’Italia, il Regno Unito la facevano da padrona; con gli anni è arrivata la Spagna, la Germania, gli Emirati Arabi, la Turchia fino ad arrivare ad oggi dove si possono incontrare brand dalla Lituania, dall’ Ucraina, dalla Russia, e dall’ Israele.

Il settore della profumeria è certamente ancora in ascesa, ormai da diversi anni, è una curva in costante crescita e le dinamiche di mercato si stanno facendo sempre più interessanti.

Non saprei dirvi il motivo ma questa edizione l’ho trovata leggermente più vista del solito, ricordo le prime volte che andavo in fiera, trascorrevo almeno sei ore al suo interno, quest’anno credo di averne trascorse la metà.

Il motivo credo sia legato al fatto che più si è attivi durante l’anno, meno novità si possono trovare in fiera. Certo è che l’esperienza al Pitti è sempre unica e che alcuni brand, come andrò ad esporvi tra pochissimo, sono impossibili da trovare nel web.

Oltre alle novità proposte dai marchi rappresentati dai distributori più noti, i nerd come noi, vanno ormai in fiera quasi solamente per scovare l’introvabile.

Bisogna sapere inoltre che per brand piccoli, indipendenti o provenienti dall’altra parte del mondo, se li incontri una stagione, non è detto che li ritroverai anche l’edizione seguente. Quindi conviene sempre fare un giro 😉

Arriviamo dunque al brand che a mio avviso si è più differenziato da tutti: SIUNO

Avete presente il mix di profumi ed olii essenziale che sentite quanto andato dal vostro massaggiatore/massaggiatrice di fiducia? Quel mix di profumi che ti fanno sentire bene e che ti elevano lo spirito? Quel genere di profumo che non sai identificare ma che associ ad una sensazione di benessere interiore. Ecco: Siuno (non suino mi raccomando) è tutto questo.

SIUNO

Vi dirò di più, durante una splendida gita presso la Forace Curti di Milano, io e Maria abbiamo avuto l’onore di incontrare Andrej, il fondatore di Heretic Garden. Dopo uno strabiliante tour olfattivo nel suo regno, ci ha fatto annusare una fragranza fatta da lui proprio per Siuno. Una fragranze potentissima dai sentori di alghe marine, scoglio bagnato e mare in tempesta (non cercatelo, al momento non disponibile sul mercato).

 

Il secondo brand da strapparsi letteralmente i vestiti di dosso, per intensità e sballo, è WOHA PARFUMS

Una fusione tra architettura e il mondo degli aromi e delle fragranze, una collezione chiamata “Arquitectura Líquida“, la collezione sarò composta da 10 fragranze ispirate a 10 progetti architettonici di Elche e dei suoi immediati dintorni.

NEYDO  è un marchio che mi ha colpito per la sua offerta lineare, pulita e soprattutto con un ottimo punto prezzo.

Vi consiglio 16.11, rosa, dattero, tabacco, zafferano, arancia, mirra e cioccolato. Una nuvola che ti fa volare. 86€ il 50 ml!

Un altro brand moooolto interessante per la qualità delle fragranze e per il suo prezzo è RHIZOME

Il mio preferito? Il numero 08, non a caso è sold out 🙁

E con questo vi saluto e ci vediamo al prossimo Pitti!

 

 

Rendez-vous avec Maison & Objet

La biennale Maison&Objet torna al Parc des expositions Paris Nord Villepinte dal 18 al 22 gennaio 2024.

Artigiani, produttori, editori, importatori, designer, stilisti e creatori dei settori della moda, del tessile, della decorazione, della tavola, dell’oggettistica, dell’arredamento, dell’ interior design e della profumeria presentano le loro ultime collezioni a un pubblico mondiale di acquirenti e specificatori.

Il salone è suddiviso in 15 settori e 2 aree “What’s New?”.  Nei diversi settori sono rappresentati 2.525 espositori provenienti da tutto il mondo, ma entriamo nello specifico di  quello che più interessa a noi 🙂

La Hall 5(A) ospita produttori di candele, fragranze per la casa e brand legati al mondo dell’ Home Fragrances. 

Da buona ricercatrice seriale ho trovato, nelle corsie più laterali e un po’ schiacciati tra i potenti Culti, Ladenac Milano, Acqua dell’Elba, alcuni brands moooolto interessanti.

Ecco il primo: Humble Scents il quale mi ha stupito per originalità e un pizzico di follia.

Un marchio di Hong Kong (città che adoro), non ancora presente sul web, cosa che a noi gasa tantissimo. Ci sentiamo un po’ delle piccole Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America in questi momenti. Il brand ha lavorato in maniera davvero creativa a livello estetico creando dei bassorilievi in chiave moderna, cuori che si aprono lasciandoti a bocca aperta, profumatori per auto a forma di french fries e molto altro ancora. Li trovate soltanto in IG al momento.

Parlerò prestissimo di una loro fragranze sulla nostra pagina IG – stay tuned –

 

La seconda chicca direttamente dalla fiera è D’ORSAY, lo so lo so che già lo conoscete ma in fiera hanno presentato dei profumatori ambiente in sughero e dei vasi dipinti a mano davvero interessanti. Speriamo di rivederli presto dal distributore Campomarzio 70 

Un’altro brand che mi ha rapita è Venetico Marina, un brand italo-francese.

Anche in questo caso i vasi delle scented candles la fanno da padrona: marmi pregiati, teste di moro e cere profumate mi hanno totalmente rapita.

                                                                                         

In chiusura vi parlo di un brand totalmente italiano che fonda le sue origini nella coltivazione di un pregiatissimo olio d’oliva.

Sto parlando di Tenuta Casati : in fiera hanno presentato diversi prodotti per l’ambiente ma quello che mi ha rapita di più, oltre alla presentazione generale dello stand, è sicuramente la loro collezione di “Cameos” .

 

                                           

 

Apettate aspetta, in realtà c’è stato un’altro brand coreano di nome MENVHA che mi ha incuriosita per il suo stand concettuale con pompette per erogare le fragranze stile Officine Universale Buly

Ahimè il gap della lingua ha ostacolato molto la presentazione del brand e quindi mi ha lasciato un po’ dubbiosa.

Sempre nella Hall 5A non poteva mancare Paul Smith con i suoi coloratissimi vasi in vetro rappresentato dalle nostre amiche di CDT Angeles 

 

Andiamo ora alla HALL 3: se ci seguite sui nostri canali social, saprete che è già da qualche tempo che abbiamo lanciato l’ALERT new tendency sulle Wellness Fragrances.

Lasciateci dire che abbiamo centrato in pieno. La Hall 3 era ricca di aziende olistiche, marchi che hanno costruito la loro identità sullo studio dei punti chakra e del benessere interiore.

Vi riporto di seguito qualche fotina interessate:

      

 

Che dire, Parigi è sempre Parigi, bella, romantica, trasgressiva e soprattutto LIBRE.

à toute!

Clara