La fiera Esxence ha aperto i battenti nel lontano 2009 e con il passare degli anni si è ampliata sempre più cambiando ad ogni edizione la venue.
Quest’anno si è tenuta presso Allianz – MiCo Milano Convention Centre e, nonostante l’area fosse molto ampia, l’ultimo giorno aperto ai visitatori, gli operatori hanno dovuto bloccare le entrate per troppa affluenza.
Ovviamente questo ha creato malcontento da parte dei visitatori nonché futuri consumatori finali, l’altra faccia della medaglia invece è che gli espositori, i nasi creatori e gli operatori di settore erano stremati.
L’apertura al pubblico non selezionato ha portato a veri e proprio furti di flaconi, ci hanno confidato molti espositori e purtroppo questo ha creato qualche perplessità sulla gestione dell’evento.
La nostra speranza è che per la prossima edizione si trovi un equilibrio per entrambe le parti. #PEACE
Ma ora parliamo di cose BELLE e soprattutto PROFUMATE:
in questa edizione mi hanno colpito tre brand che penso e spero vedremo crescere nei prossimi mesi:
RéSERVE EN AFRIQUE 1934, lo stand più elegante in assoluto, paragonabile ad un allestimento di alta gioielleria con delle fragranze moooolto bilanciate, soavi e accoglienti 10+
NATVM PARFVUM, si sono presentati con tre fragranze davvero molto interessanti! Avanti tutta!
PARFUM BURO, ho individuato tre fragranze interessanti: Butter me up, Quisas quisas quisas e Dare you dear me!/?
Il premio per lo stand più creativo va sicuramente : FUGAZZI
Hanno ricreato l’interno di una piscina, davvero super cool!
Il nostro amato Baruti ha presentato tre nuove fragranze, la più interessante? Hot Cotton
Tola ha presentato tre nuove fragranze, ho amato Osmin
Astrophil & Stellaha presentato due fragranze, la mia preferita Sweet Pulp
E voi? Cosa avete scovato in questa edizione di Esxence?
Siamo al 20 di Agosto, il mare è alle spalle, supero il casello di Bergamo. Tutto è fermo, immobile in un istante perenne di asfalto bollente. Scappo. Non posso. Forse sì. Aspetto e penso, quella fragranza luminosa, ricca, muschiata e brillante che ho sentito a Verona. Ha il nome dell’opera, una grande opera Lirica. C’è della calendula, o era forse tagete. Grande equilibrio e altissima qualità delle materie prime, si sente chiaramente. Apre il negozio e mi fiondo a risentirla: sarà un doppione? Ne ho già una simile? La mente si affolla di pensieri, ma Ferragosto è passato e Madame Butterfly II di Senyoko torna a casa con me, non si discute. Ho amato l’apertura affidata a pepe rosa e angelica, una nota erbacea che mi trasmette la sensazione di una selvaticità bella, indolente, ribelle quasi. L’ho amata in Nuit de Bakelite di Naomi Goodsir e la amo qui. In questo caso, però, è come un’animo turbolento ma maturo e intelligente, che sa venire a patti con la realtà, sa comportarsi, sa essere talcato e avvolgente, senza perdere la sua natura anticonformista. Come un bambino che non smette di divincolarsi alle regole.
Potrei passare ore ad indagare l’evoluzione di questa fragranza, ma il tempo scorre e ritrovo altre gemme sul mio cammino. Alcune di queste hanno come protagonista un legno sofisticato e a suo modo acidulo, erbaceo. Il vetiver è uno dei protagonisti di almeno due fragranze maschili davvero belle, che mi viene voglia di sentire sulla mia pelle. Encelade di Marc-Antoine Barrois e Cuir Pampas di Frassai. Entrambe erbacee ma leggermente fruttate e terrose: in Encelade emerge anche la fava tonka soffice e cremosa, mentre in Cuir Pampas la vaporizzata è spinta da una base di suede e ambra, che non copre mai l’armonia di lampone e timo. Entrambe mi portano fuori dalla città, dal mondo urbano, camminano a passo deciso in una dimensione vegetale, libera e armoniosa. Profumo da vero dandy o da donna amazzone del spirito, libera a cavalcare in una sera d’estate.
Siamo già a Settembre e ci avviciniamo al cuore pulsante degli shock olfattivi di questa stagione 2023. Pitti Fragranze, Clara va e mi invia foto, resoconti e impressioni. Torna a Bergamo e “ho un Discovery set che devi assolutamente sentire”. Se lei ne è entusiasta, deve valerne davvero la pena, mi dico. Sento altri brand, tutti interessanti devo ammettere, poi arrivo a lui. Una scatola nera, si apre a libro, e nasconde tra le righe scure una decina di campioni: “ti ho messo i miei preferiti a destra”, dice. Ovviamente parto da destra. Il resto è diventato parte di me, come le sfaccettature di un carattere inquieto. Perverso e Berlin im Winter di Baruti trasmettono un messaggio di sano ottimismo, ma non quello della spensieratezza infantile: sono entrambi profumi maturi, consapevoli, portano luce e ombra.
Berlin im Winter mi riporta ad un autunno fresco e quieto, quello in cui accendi la legna nel camino, ma più per sentirne il profumo e godere delle fiamme. Un profumo fruttato che ti restituisce una sensazione naturale, autentica, assolutamente reale. Una bellissima prugna e la foglia di ribes si accordano con il lentisco -marchio di fabbrica della collezione- e una nota ambrata resinosa che giace sul fondo. La piramide non ha un’evoluzione statica, è un continuo riassestarsi dell’equilibrio tra queste note, che si alternano in una danza fiduciosa. L’ho ribattezzato “il profumo dell’ottimismo“.
E poi arriva Perverso, che ti taglia le gambe. Ti abbassa le difese immunitarie. Non puoi resistere perché è semplicemente più forte di te. Perverso è deciso, seducente, mai banale; tu puoi provarci, puoi anche aspettare mesi prima di portartelo a casa, ma sai già dal primissimo istante che lui arriverà. Non è che lo scegli, lui si prende un posto nel tuo cuore, punto e basta. Sceglie la sua sedia preferita e la usa, poi ti guarda, ti sorride e tu non hai il coraggio di dirgli niente. Perché? Perché di sì. L’alternativa e odiarlo, decisamente. Ci puoi sentire la muffa, l’odore delle damigiane vuote, la decadenza di un tabacco secco. Può sembrarti arrogante, pungente, aggressivo e a tratti rude, molto probabilmente perché lo è. Ma io lo amo follemente proprio per questo: perché arriva e non chiede permesso, ma non avrò mai la forza di mandarlo via, non allontanerò mai quel mix irriverente di tabacco secco, nocciola, fico e ambra grigia. Poi si sa, a me piacciono i profumi insolenti, quinti tant’è. Solo per nasi indecenti.
Arrivata alla #StazioneLeopolda, il tempo sembra prendere un’altro ritmo.
Una volta entrata, lo sguardo scorre velocemente tra gli stand, i battiti iniziano a salire ed i minuti corrono veloci.
La mente inizia a lavorare per scompartimenti chiusi: quel brand lo conosco, quello no, quello devo sentirlo.
La voglia di annusare inizia a salire, così inizio a stringere mani, a chiedere informazioni e nello stesso istante, in maniera inconscia, inizia la ricerca per i top brands 2023.
Ci sono marchi che mi hanno colpito per la loro comunicazione, altri per le fragranze eccentriche, altri ancora per la loro concentrazione e innovazione.
BORNTOSTANDOUT, per esempio, mi ha colpito per la comunicazione graffiante che contraddistingue lo stile coreano, le fragranze sono molto giuste, la mia preferita: Drunk Saffron.
COQUET VAUDOU totally Berlin style, due fragranze carnali e seducenti proposte in micro contenitori di ceramica e venduti in un kit handmade.
GRAMMATIK DRAMMATIK packaging fluo, comunicazione molto accattivante e nomi super eye catcher: “sleeping with someone new to get over sn ex“.
VERSATILE PARIS idea cuty, perfetta come regalo, profumi in olio, mio prefe: croissant e caffè.
Ma passiamo al brand che più mi ha fatto innamorare, non lo avevo notato subito: bottiglie semplici, etichette minimal, comunicazione pulita. E’ proprio qui che parlano le fragranze, anzi direi che urlano!
Sto parlando di BARUTI: fragranze che rispecchiano la natura delle materie prime, pulite, lineari, studiate a tavolino e super persistenti. Difficile dirvi quale mi sia piaciuto di più perché sono davvero pazzesche! Avete presente il profumo che sentite quando entrate da un fiorista? Tindrer è la risposta. Il the Chai con latte? Ecco, l’ha riprodotto perfettamente. Un bellissimo tiglio in fiore? Ecco a voi Onderai de Linde.
Svelato il primo in assoluto ecco le altre fragranze che mi hanno fatto battere il cuore:
TOP 10 PITTI #23
EPHEMERAL: DYADIC
MOTH AND RABBIT: DOLLS-SINGLE MAN-BLOW UP
MARCOCCIA: WILD FIELD-CLOUD
BINET PAPILLON: 10-12-21
MILLER HARRIS: BLACK DATURA
OHTOP: I HATE ROSE
NISSABA
D’ORSAY: E.Q.
GEICHER: NAJJAR
AURA OF KAZAKHSTAN: 7
E voi? Come avete vissuto questa fantastica edizione del Pitti Fragranze?
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