IL PROFUMO IN FESTA

Il nostro salotto di scambio da Mouillettes & Co!

Per celebrare i vent’anni dalla sua fondazione, la scuola Mouillettes & Co, ha creato un percorso di iniziative aperte ad appassionati e curiosi, offrendo l’opportunità di vivere uno straordinario viaggio olfattivo.

Parma, la città che ha visto nascere e svilupparsi la prima filiera della profumeria italiana, ha ospitato centinaia di visitatori da tutta Italia.
Partiamo con Venerdì 7 giugno dove l’ Antica Farmacia San Filippo Neri , ha ospitato alcuni rinomati marchi della profumeria artistica italiana, i cui percorsi professionali si sono intrecciati con quelli di Mouillettes & Co: Antonio Alessandria, Brand No More, Francesca Dell’Oro, Giardini Di Toscana, Lettere Di Profumo, Lilium, Meo Fusciuni, Note Fluide, Step Aboard, Sulmona Essenza.

    

 

 

 

 

 

 

 

Durante i tre giorni era inoltre possibile vivere l’esperienza denominata: “il profumo del cinema” a cura di Accademia del Profumo: dodici fragranze inedite, create appositamente per la mostra da “nasi” italiani e internazionali, accompagnavano sei film iconici della storia del cinema, offrendo un’esperienza multisensoriale che unisce l’arte del profumo a quella del grande schermo.

Maria Acquaroli

 

Sabato 8 giugno
Durante la mattina si è svolto il “laboratorio olfattivo per piccoli nasi“a cura di Mouillettes & Co.

Dalle ore 14 è iniziato il nostro super “salotto di scambio“!
Che dire cari Refellers, ritornare nelle vie di Parma non più come studentessa ma come parte attiva di un progetto è stato a dir poco emozionante.

Mentre vedevo le persone entusiaste scambiare i propri profumi con altri, pensavo: è proprio vero che nella vita bisogna saper aspettare. A volte bisogna attendere la crescita organica delle cose.

Ricordo ancora le parole di Emanuela Rupi, presidente di Mouillettes & Co, nel 2017 quando mi disse: ” inizia il corso Professione Olfatto e vedrai che qualcosa avverrà come per magia”, aveva ragione.
Grazie ancora a tutto il fantastico team Mouillettes & Co per aver creduto in noi e nel nostro progetto.

Con amore,

Clara e Maria

“ I’m not a girl, not yet a woman” by Silvia M. Ficarazzo

Sono stata bambina negli anni ‘90, quando la scena olfattiva ha visto il debutto dei primi profumi gourmand e il loro affermarsi a tal punto che scie zuccherine e “not a girl, not yet a woman” sono di fatto un unicum nei miei ricordi adolescenziali.

Mi piace pensare che sia questo il motivo per cui, ora che sono giovane adulta, le variazioni sul tema gourmand sono tra quelle che più mi divertono. Ecco la mia mini – selezione di chicche che giocano su elementi con rimandi a cibi ma con un twist: ideali quando non abbiamo voglia di ricordare direttamente qualcosa di 

commestibile.

 

MANDORLE – SORA DORA

Mandorle di Sora Dora è un profumo che seduce e accompagna durante la giornata, attraversando quelli che potrei definire tre livelli di sfaccettature gourmand differenti. 

La fragranza parte golosa con una nuvola ariosa e impalpabile di polvere di mandorle: questa deliziosa nube fine avvolge e inebria i sensi per introdurci, con molta calma, un cuore ghiacciato di liquore alle ciliegia. La nota alcolica ci mette a nostro agio fino a quando sfuma dolcemente per lasciare spazio al livello finale dell’evoluzione di questo profumo. 

La fragranza assume un tono più denso e deciso, verso la fine emerge infatti questa nota di finissima pelle scamosciata, ammorbidita da un leggero tocco di caramello. Mandorle di Sora Dora è un profumo che incanta e da incantatrici. 

 

SILKY WOODS – GOLDFIELD & BANKS

Il marchio australiano Goldfield & Banks con Silky Woods ci porta l’esperienza di legni chiari. Ci promette eleganza e ricchezza a partire già dal design e colore della bottiglia: un solido lingotto dorato.

Legni, dicevo, e pelle scamosciata accarezzano letteralmente la nostra pelle, ma la vera protagonista qui è la vaniglia che, spogliata della sua parte golosa, riappare in una veste profonda e misteriosa.

Silky woods è un profumo cremoso senza essere lattonico, ha una punta di zafferano che rende per tutto il tempo la fragranza molto setosa. Dietro le quinte, a dare corpo a questa vaniglia, troviamo un’interessante nota ben calibrata e pulita di oud, caldo tabacco biondo e un cuoio leggermente affumicato. Silky Woods è un profumo presente, distinto ed elegante, decisamente un acchiappa-complimenti

 

SLOWDIVE- HIRAM GREEN

Slowdive è uno dei profumi più belli ed emozionanti che ho avuto il piacere di conoscere. Opera di Hiram Green, creatore di profumi che lavora solo con materie prime artigianali. La potenza e bellezza di Slowdive sta nel suo essere una fragranza sinestetica: è un miele scuro e corposo, appena messo in un vasetto con il suo favo. 

Slowdive è di una dolcezza cruda, quasi primitiva: é un bellissimo gioco tra la cremosità tipica dei fiori bianchi (qui tuberosa e fiori d’arancio), la pastosità della cera d’api e la sensazione quasi appiccicosa di resine disciolte al sole. 

Ogni volta che lo annuso posso vedere e sentire il cucchiaino che affonda in questo miele denso, e sentire poi l’aroma dolce riempire la bocca. Slowdive si scalda per sciogliersi sulla pelle, in un modo che trovo molto sensuale.

 

AWAKE – AKRO

 

Saranno le origini campane, sarà che associo il sorseggiare caffè ai momenti di pausa e meditazione, ai “fermati che metto su un caffè”, insomma ho il culto per questa bevanda.

Quello che cerco da una fragranza di questo tipo è il momento in cui, dalla moka appena fatta, il profumo inonda e invade la stanza. Questa sensazione l’ho trovata in Awake di Akro.

Quando gustiamo un espresso ben fatto, all’inizio incontriamo le note più acide e amare, in Awake sono ben caratterizzate da una spezia fredda, il cardamomo verde e dal limone. L’apertura è così tonificante, vibrante e un po’ pungente. Inizia poi a prendersi spazio una bellissima nota tostata e siamo trasportati in una torrefazione dove, circondati da chicchi pronti per essere macinati, l’aroma è ovunque intorno a noi. Olivier Cresp con pochi ingredienti è riuscito a creare con Awake la dimensione complessa del caffè. che pur non essendo una bevanda dolce ci conforta e dà forza con la sua familiarità.

 

Silvia Maria Ficarazzo

Best perfumes 2023, vol.3. Rose ambrate e fiori inesistenti

bestof2023 vol.3

Potrebbe essere il capitolo finale di una saga lunga 12 mesi? Ancora non lo so, ma questo sguardo retrospettivo al 2023 inizia a farmi sorridere. Mancano all’appello due rose calde e misteriose, due ambrati notturni e profondi e lui. Era una strana e tiepida giornata di Novembre, io puntavo il mio compleanno come il felino la preda, quel passo lento e attento, i muscoli soffici ma elettrici nello scatto. Quella data di Novembre ha per me ancora il peso della gioia il volume delle emozioni lievi: è uno dei pochi giorni dell’anno in cui godo dello scorrere lieve del tempo. Percorro le vie di una bellissima e accogliente Bologna, finché lo trovo: una bella vetrina, il neon rosa e uno specchio antico dalla cornice dorata. Lo cercavo da tempo questo negozio pieno di passione, dove ho trovato una linea di fragranze che pensavo non fosse distribuita in Italia. Entro forzando l’arroganza curiosa che mi invade nelle profumerie, attendo poco, in punta di piedi, in silenzio. Li sento tutti: una bella rosa fruttata, quel lillà ambrato da battere il cuore, l’incenso mistico e resinoso. Poi lui: un fiore bianco che non esiste, ha sfumature verdi, lattiginose, incandescenti, cremose. Jade Vines di Regime des Fleurs è diventato inaspettatamente uno dei miei profumi preferiti in assoluto. Quella gardenia soffice e lo zenzero piccante, lo yuzu è così bello vicino al legno di cedro. Un profumo bellissimo, lo sto molto amando e penso che sia un evergreen, risplende in ogni stagione.

Jade Vines di Regime des Fleurs
Jade Vines di Regime des Fleurs

Sai che esistono alcune rose che vengono coltivate solo in un luogo del pianeta? La Rosa del Marocco mi ha sempre affascinato anche per questo. Un fiore estremamente fruttato, accompagnato ad altre quattro note che emergono in modo molto chiaro. Decisamente legnosa e aromatica Rose de Jamal di Les Indemodables è luminosa e profonda allo stesso tempo, lavanda e menta le danno respiro e c’è un cristallino legno di cedro a completare la composizione. Una fragranza trasversale che trova sempre il suo equilibrio sia con temperature calde che fredde. Bellissima.

ROSE DE JAMAL Les Indemodables
ROSE DE JAMAL Les Indemodables

Poi ci sono le rose bohémienne, che parlano di sole che tramonta, lo sguardo scruta, e le acque si avvicinano ai piedi, li sfiorano. Sono fredde, cristalline e limitate da bordi definiti : Amnesia Rose sembra essere emersa dia un piccolo lago, nel mezzo di una radura, quelle perle dell’escursionismo che conoscono in pochi. L’incenso è spento e umido, le rose aperte, quasi sfiorite, si spetalano sullo specchio d’acqua reso traslucido dal pepe rosa, protagonista dell’apertura. IL patchouli vive in un’equilibrio austero in cui oud e sandalo danzano in un gioco saturnino di controllo e fiducia.

Amnesia Rose di Aedes de Venustas
Amnesia Rose di Aedes de Venustas

Finiamo che è quasi Natale. Passi una vita a dirti che “tu sei una da fiori bianchi”, ma poi arrivano i velluti, il -quasi-freddo, la solennità delle cene e delle cerimonie religiose, la voglia di abbracciarsi. E finalmente il clima giusto per profumi ambrati, resinosi, vanigliati. Taklamakan  di Stephan Humbert Lucas è un viaggio verso un’atmosfera calda, un patchouli che trova morbidezza nella vaniglia fumosa e profondità in un bellissimo incenso. Il cisto labdano e il bergamotto aprono il respiro appena vaporizzato, ispiro luce. L’iris c’è e si sente, perché Taklamakan è sempre polveroso, mai aggressivo, sempre confortante e comprensivo. Un profumo veramente bello, che ci fa notare senza essere mai fuori luogo.

Taklamakan di Stephan Humbert Lucas
Taklamakan di Stephan Humbert Lucas

E qui cambiamo pianeta. O meglio, mutiamo la nostra dimensione, come entrare in un film psichedelico, inquietante e additivo, in cui non hai coscienza della realtà e dell’immaginazione, Tutto si fonde, la paura immobilizza e ottunde i sensi, la magia li spinge in un caleidoscopio di desiderio, timore, passione e godimento. Criying of Evil di SHL non ha mezze misure. Non ha zone grigie. Non ammette esitazioni. Come un tapis volant  di cuoio ambrato, olibano e patchouli ti trascina in un volo immersivo in te stesso e nei desideri di cui non puoi parlare. O pensi di non poterlo fare. Lo vaporizzi e arriva uno schiaffo di frutti rossi, violetta e tuberosa: in pochi secondi ti dice chiaramente che non è una fragranza per timidi. Ma se ami i caratteri complessi, lascia spazio a un cuore iperseducente di sandalo, rosa e cuoio, uno dei più caldi e avvolgenti che abbia mai sentito -fatta eccezione per Amber Aoud di Roja che CIAO. CoE è un grande, immenso ambrato, che ti porta via. Un profumo decisamente protagonista, che può essere non solo il taglio brillante della tua personalità, ma anche la maschera che scegli di indossare. Uno, nessuno, centomila.

Crying of Evil di Stephan Humbert Lucas
Crying of Evil di Stephan Humbert Lucas

 

Best perfumes 2023, vol.2 Muschiati sulle ali, legni profondi e atmosfere autunnali

Best perfumes 2023, vol.2

Siamo al 20 di Agosto, il mare è alle spalle, supero il casello di Bergamo. Tutto è fermo, immobile in un istante perenne di asfalto bollente. Scappo. Non posso. Forse sì. Aspetto e penso, quella fragranza luminosa, ricca, muschiata e brillante che ho sentito a Verona. Ha il nome dell’opera, una grande opera Lirica. C’è della calendula, o era forse tagete. Grande equilibrio e altissima qualità delle materie prime, si sente chiaramente. Apre il negozio e mi fiondo a risentirla: sarà un doppione? Ne ho già una simile? La mente si affolla di pensieri, ma Ferragosto è passato e Madame Butterfly II di Senyoko torna a casa con me, non si discute. Ho amato l’apertura affidata a pepe rosa e angelica, una nota erbacea che mi trasmette la sensazione di una selvaticità bella, indolente, ribelle quasi. L’ho amata in Nuit de Bakelite di Naomi Goodsir e la amo qui. In questo caso, però, è come un’animo turbolento ma maturo e intelligente, che sa venire a patti con la realtà, sa comportarsi, sa essere talcato e avvolgente, senza perdere la sua natura anticonformista. Come un bambino che non smette di divincolarsi alle regole.

Madame Butterfly II di Senyoko
Madame Butterfly II di Senyoko

Potrei passare ore ad indagare l’evoluzione di questa fragranza, ma il tempo scorre e ritrovo altre gemme sul mio cammino. Alcune di queste hanno come protagonista un legno sofisticato e a suo modo acidulo, erbaceo. Il vetiver è uno dei protagonisti di almeno due fragranze maschili davvero belle, che mi viene voglia di sentire sulla mia pelle. Encelade di Marc-Antoine Barrois e Cuir Pampas di FrassaiEntrambe erbacee ma leggermente fruttate e terrose: in Encelade emerge anche la fava tonka soffice e cremosa, mentre in Cuir Pampas la vaporizzata è spinta da una base di suede e ambra, che non copre mai l’armonia di lampone e timo. Entrambe mi portano fuori dalla città, dal mondo urbano, camminano a passo deciso in una dimensione vegetale, libera e armoniosa. Profumo da vero dandy o da donna amazzone del spirito, libera a cavalcare in una sera d’estate.

Cuir Pampas di Frassai
Cuir Pampas di Frassai
Encelade di Marc-Antoine Barrois
Encelade di Marc-Antoine Barrois

Siamo già a Settembre e ci avviciniamo al cuore pulsante degli shock olfattivi di questa stagione 2023. Pitti Fragranze, Clara va e mi invia foto, resoconti e impressioni. Torna a Bergamo e “ho un Discovery set che devi assolutamente sentire”. Se lei ne è entusiasta, deve valerne davvero la pena, mi dico. Sento altri brand, tutti interessanti devo ammettere, poi arrivo a lui. Una scatola nera, si apre a libro, e nasconde tra le righe scure una decina di campioni: “ti ho messo i miei preferiti a destra”, dice. Ovviamente parto da destra. Il resto è diventato parte di me, come le sfaccettature di un carattere inquieto. Perverso e Berlin im Winter di Baruti trasmettono un messaggio di sano ottimismo, ma non quello della spensieratezza infantile: sono entrambi profumi maturi, consapevoli, portano luce e ombra.

Berlin im Winter mi riporta ad un autunno fresco e quieto, quello in cui accendi la legna nel camino, ma più per sentirne il profumo e godere delle fiamme. Un profumo fruttato che ti restituisce una sensazione naturale, autentica, assolutamente reale. Una bellissima prugna e la foglia di ribes si accordano con il lentisco -marchio di fabbrica della collezione- e una nota ambrata resinosa che giace sul fondo. La piramide non ha un’evoluzione statica, è un continuo riassestarsi dell’equilibrio tra queste note, che si alternano in una danza fiduciosa. L’ho ribattezzato “il profumo dell’ottimismo“.

Berlin im winter di Baruti
Berlin im winter di Baruti

E poi arriva Perverso, che ti taglia le gambe. Ti abbassa le difese immunitarie. Non puoi resistere perché è semplicemente più forte di te. Perverso è deciso, seducente, mai banale; tu puoi provarci, puoi anche aspettare mesi prima di portartelo a casa, ma sai già dal primissimo istante che lui arriverà. Non è che lo scegli, lui si prende un posto nel tuo cuore, punto e basta. Sceglie la sua sedia preferita e la usa, poi ti guarda, ti sorride e tu non hai il coraggio di dirgli niente. Perché? Perché di sì. L’alternativa e odiarlo, decisamente. Ci puoi sentire la muffa, l’odore delle damigiane vuote, la decadenza di un tabacco secco. Può sembrarti arrogante, pungente, aggressivo e a tratti rude, molto probabilmente perché lo è. Ma io lo amo follemente proprio per questo: perché arriva e non chiede permesso, ma non avrò mai la forza di mandarlo via, non allontanerò mai quel mix irriverente di tabacco secco, nocciola, fico e ambra grigia. Poi si sa, a me piacciono i profumi insolenti, quinti tant’è. Solo per nasi indecenti.

Perverso di Baruti
Perverso di Baruti

 

I 5 profumi da uomo da regalare

Profumi da uomo da regalare

Non posso pensare ad un’occasione speciale senza immaginare il profumo di un’abbraccio, l’alone di personalità che emana dai corpi e raggiunge la nostra attenzione. Un’intreccio di ricordi, stimoli e, talvolta, sorprese. Quando dono una fragranza, provo sempre ad immaginare ad entrare in un personaggio, in un ruolo, come in uno spettacolo teatrale. Ad ogni profilo corrisponde una precisa firma olfattiva, come i personaggi di un libro, che tra azioni, pensieri, omissioni, tic e bizzarre abitudini, ci aiutano a tratteggiare e a prevedere i passi seguenti. Per primo mi piace pensare ad un uomo libero, con una mente svincolata e senza pregiudizi; vive il mondo reale e quello spirituale, allo stesso modo. Tantrico di Laboratorio Olfattivo parla proprio di questo: il sandalo e la sua cremosità sono accompagnati da una nota aromatica a quasi fumosa, rappresentata da salvia e ginepro. Un’atmosfera avvolgente vive e accompagna la superficie. Io lo uso regolarmente, lo definirei unisex.

Tantrico di Laboratorio olfattivo
Tantrico di Laboratorio olfattivo

Passiamo poi ad un profilo più modaiolo, una fragranza sofisticata: legno di cedro e incenso accompagnano una base calda di fava tonka, che dona una leggera dolcezza alla composizione. Aromatico, ma non verde, equilibrato, penso ad una sfumatura grigio scuro-blu, un’abito in fresco di lana. La nuova uscita di Bon Parfumeur è 603, adatto anche se non si conosce benissimo la persona a cui lo si regala. Ottimo rapporto qualità prezzo.

603 di Bon Parfumeur
603 di Bon Parfumeur

Nelle uscite del 2023 non possiamo tralascviare la rivisitazione di un grande classico, dove ananas succoso, legno di cedro e muschio vegetale creano una sinfonia sofisticata. Sto parlando di Hacivat X di Nishane, che aggiunge alla versione tradizionale (Hacivat) fiori d’arancio e lime. Il risultato è una maggiore verticalità, ma anche una dolcezza più aggraziata e sfaccettata. Una fragranza che si fa riconoscere, ma si adatta perfettamente ad un ragazzo giovane come ad un uomo maturo. Dedicato a chi già ama i profumi di nicchia, ad uno spirito attento, solare e ricercato, che ama la spensieratezza ma non va facilmente “fuori giri”.

Hacivat X di Nishane
Hacivat X di Nishane

Altra grande uscita del 2023 dal naso attento di Jérôme Epinette. Definire questa fragranza senza passare dalla materia a cui è ispirata mi risulta davvero difficile. Les Bains Guerbois sceglie di associare la fragranza  ad una ceramica grigio chiaro, materica e ricca di venature scure. Raku rappresenta bene la texture che lo ispira: la ceramica a suo modo fredda e lucida riporta all’ambroxan, il cui calore ambrato è reso polveroso e talcato dal legno di cedro (abbiamo capito che il legno di cedro mi piace, cosa ci posso fare). In apertura si sentono nitidamente una leggera nota di pepe e limone, che porta freschezza, ma se fosse solo questo Raku sarebbe un profumo elegante, frizzantino e talcato. E invece no. La parte fruttata e succosa del fico porta una dolcezza, che, insieme all’ambroxan, ci riporta al bello dei profumi nati dal trend BR540 (chi sa, sa), quel caramello brucicchiato, un po’ insolente e stimolante, che parla di qualcosa di diverso e innovativo. Che classe, che classe. Un grande profumo da donare ad un naso che ha già fatto i suoi primi passi nella profumeria, non perchè sia difficile, tutt’altro, ma perchè merita davvero di essere apprezzato in tutta la sua sofisticata delicatezza.

Raku di Les Bains Guerbois
Raku di Les Bains Guerbois

Cosa dire del quinto profumo da regalare ad un uomo a cui ho pensato. Una fusione resinosa, a tratti sfuggente e profonda che in AER No.3 Ambre trova una realizzazione davvero bella. Sto parlando di una fragranza ambrata, certamente, profonda grazie allo storace, ma anche confortevole: La Rosa damascena e il balsamo del Perù mi danno sempre una bella sensazione, fanno sentire che c’è piena armonia, come se alla prima vaporizzata partisse una sinfonia. Forse non la Cavalcata delle Valchirie, ma qualcosa di simile ed elegante. Chiaramente unisex, Ambre No. 3 è poetico, freddo e profondo, come una cavalcata nelle Highlands.

AER No.3 Ambre
AER No.3 Ambre

by Maria

La top 10 2023 di Clara

E anche quest’anno è ormai agli sgoccioli.

La quantità di fragranze annusate è impossibile da ricordare ma certamente alcuni sono rimasti impressi nella nostra mente. Alcuni sono finiti nelle wish-list di Natale, altri li abbiamo acquistati impulsivamente e altri ancora scambiati o soltanto ricordati.

Ecco quali sono stati i profumi che hanno segnato il mio 2023:

1) AMOUAGE – MEANDER uno splendido ambrato fougère. Semi di carota, pepe rosa, olibano, rosa vetiver e sandalo. La rinascita dei sensi.

 

 

2) CASA MORATI XERJOFF – ITALICA: un gourmand, ambrato, legnoso da sogno. Note di mandorla, toffee, latte e vaniglia. Da acquolina in bocca.

3) BARUTI – ONDER DE LINDE: fiore di tiglio, pera, miele, vetiver, iris, muschio e sandalo. Un profumo che fa vibrare l’anima.

4) SAMHARAM – ARTE E PROFUMI: incenso, mirra e benzoino, STOP. Un incenso secco, clericale ed estremamente profondo.

5) MAISON CRIVELLI – OUD MARACUJà: passion fruit, zafferano, benzoino, vaniglia, labdano, cuoio e chi più ne ha più ne metta. Una bomba ad orologeria, da scia e super persistente.

6) WA:IT – HITO: suadenti note di Fico, Legno di Cedro, Legno di Ciliegio, Muschio Quercino, Peonia, Rosa, The nero Izumi. Un profumo che sa di rinascita e benessere, ZEN MOOD ON.

7) OLFACTIVE STUDIO – VIOLET SHOT: erba verde, mandarino, pepe rosa, foglia di violetta, patchouli e vaniglia. La mia violetta per eccellenza.

 

8) STEPHANE HUMBERT LUCAS 777 – SOLEIL DE JEDDAH: una fragranza potentissima che ti porta in oriente. Camomilla, osmanto, limone, ambra, iris, vaniglia e cuoio.

9) OMANLUXURY – WANDERLUST: Limone, Bergamotto e Pepe Rosa; le note di cuore sono Ribes Nero, Zafferano e Cannella; le note di base sono Olibano, Legno di Guaiaco e Legno di Cedro. Una fresca doccia estiva.

10) FRANCESCA BIANCHI – STICKY FINGER: un cuoiato da urlo con la classica firma di Francesca Bianchi.