La mattina di sabato 30 settembre, ci siamo trovati presso la bucolica #CascinaBlumen (Torre de’Roveri – BG)
Abbiamo salutato l’estate respirando a pieni polmoni olii essenziali prodotti da Fabrizio Gelmini, professore dell’università di Milano. Abbiamo scoperto la forza rilassante della lavanda, il potere antisettico dell’olio di timo, l’olio di arancio come magico digestivo e molto altro ancora.
Inebriati di splendidi profumi, abbiamo proseguito con un percorso di respirazione in compagnia di Lara Bolis, istruttrice nazionale di yoga. Attraverso un percorso di pranayama abbiamo ritrovato il qui e ora in una splendida cornice di campagna.
In chiusura ci siamo divertiti con il nostro salotto di scambio, tantissimi profumi a disposizione dei nostri Refellers, per essere scoperti, provati, annusati, ma sopratutto commentati.
La bellezza di poter condividere opinioni, pensieri, sensazioni per i cultori dei profumi è un’occasione splendida.
E’ come se tutti i nostri sforzi segreti e intimi, tutto ad un tratto prendessero forma e senso. Si crea magicamente una splendida energia.
Ti sei mai chiesto il motivo del grande, enorme successo della festa di Halloween?
Il termine Halloween viene dall’inglese arcaico “hallow” che significa “santo”, quindi Hallows’eve è la festa del santo, che diventa poi Halloween per abbreviazione. Esattamente come in Italia, quindi, ma in Irlanda. Da qui si aggancia l’idea di morte, oscurità, enigma. Ma ancora nn abbiamo la risposta alla nostra domanda: quale può essere la ragione di questo successo?
Halloween, innanzitutto, aiuta i bambini ad esorcizzare e prendere confidenza con l’idea di morte. Giocare con il mostruoso e l’oscuro è un’esercizio pedagogico che avvicina pensieri lontani e minacciosi, rendendoli “a portata di mano”. Da qui, una serie di concetti si sbloccano a cascata: la paura, il mostruoso, il magico, l’ignoto, che ci accompagnano fino all’età adulta.
L’ignoto apre le porte di un antro oscuro, popolato di frasi non dette, di luci oblique e di contorni che sfuggono, e, proprio per questo, scatenano il loro magnetismo. Come un odore che avvicina, si fa sfiorare, ma sfugge alla vista, senso nominato della conoscenza, destinato alle certezze e alle rassicurazioni dello spirito.
Il potere del magnetismo popola anche la stessa natura: sai a cosa serve un fiore? Esso permette alla pianta di sopravvivere e come lo fa? Seducendo gli insetti. Il profumo seduce, l’enigma attrae, nella dinamica tra luce e ombra, oscurità, disvelamento. Sboccia proprio qui un esile fiore notturno, solitario, protagonista e monarca della notte; forse non è per tutti, ma chi può avvicinarlo ne rimane stregato. Allo stesso modo il fascino è qualcosa che attrae, avvolge e avvicina, ma in fondo spaventa, perché lavora l’istinto e la razionalità che controlla e gestisce viene lasciata a tacere.
Quanto la paura dell’attrazione smisurata possa essere minacciosa per la mente umana lo abbiamo imparato nel Medioevo, dove il terrore della fascinazione era tale da arrivare ad ardere in piazza ammalianti donne ribelli. La strega medievale aveva infatti una caratteristica molto chiara, che non era certamente la scopa, il cappello a punta o i bitorzoli sul naso: al contrario, era una donna dotata di una bellezza ammaliante, straordinaria, più intelligente della media e un potere seduttivo esagerato. Io mi immagino queste donne, innocenti bambine o matrone consapevoli, menti delicate e strateghe manipolatrici.
Come non pensare al loro profumo.
Nobile 1942 ci ha regalato una fragranza che parla di “una misteriosa capacità di conseguire effetti inconsueti e sconcertanti, non necessariamente per opera di magia vera e propria”. Malìa ci porta nella vita di una donna “che forse era solo troppo bella e intelligente per la sua epoca”, ma viene tacciata di stregoneria e condannata alla morte arsa sul rogo. L’unica persona che mostra un po’ di pietà per questa donna è il suo carnefice, offrendole una pozione narcotizzante come i suoi occhi. Pensiamo al seducente profumo di un osmanto sciropposo e fruttato accompagnato dall’apertura provocatoria di una maggiorana balsamica e penetrante. Il connubio tra il ponte e seducente osmanto, la maggiorana che inizialmente toglie riferimenti e riporta all’idea di spavento e paura, ricalca meravigliosamente l’immagine questa innocente strega bambina, potente ma inconsapevole.
E se fosse sfuggita al rogo? Sarebbe potuta evolvere nella sue versione potente, deliziosa e additiva? Questa maturità di spirito non indossa più l’innocente osmanto, ma vede fiorire invece la regina della notte, con i suoi petali cerati e l’odore contrastante: canfora respingente e confettura di fragole dolce e ribollente. Troviamo le sensazioni di Tubereuse Criminelle di Serge Lutens, Baudelaire aveva ragione: bisogna restituire i fiori al male. Sui gambi alti talvolta anche più di un metro, i fiori di tuberosa emanano la loro fragranza in luoghi collocati in altezza. Come una lama sulla mola, lo zibetto aggiunge uno spigolo per affilare il suo splendore. Un profumo potente e spaventoso, che unisce una tuberosa meravigliosa e narcotica -la versione migliore di questo fiore che io abbia mai sentito- ad una miscela provocatoria di cumino e zibetto. L’apertura non è decisamente per beginners, ma il coraggioso che la accoglierà sulla pelle si ritroverà accompagnato da un floreale maestoso.
Poi arriva il freddo, la strega acquisisce un gelo sepolcrale, non ne vuole sapere di urlare, ma arriva di notte, calma e silenziosa. Note verdi dalle erbe spontanee di un bosco selvaggio, angelica e semi di carota, si muovono su un silenzioso fondo nero e lucido come la bakelite: Nuit de Bakelite di Naomi Goodsir ha fatto il suo ingresso. Una miscela estremamente originale, intensa ma intima, può essere un lampo di luce nel buio, l’odore delle notti bianche di Dostoevskij.
Durante la fiera Pitti, abbiamo avuto modo di conoscere personalmente le ragazze del team CDT ed i brand da loro rappresentati.
Anzitutto, la scelta di partecipare al “Fuoripitti“, un po’ come ormai molti brand fanno durante il famigerato Fuorisalone, l’abbiamo trovata una scelta davvero azzeccata, cool e molto radicale. Questa decisione rappresenta molto la loro identità!
Si respirava aria di internazionalità, famigliarità e ricercaaccurata nei minimi dettagli. E’ stata una vera e propria boccata di aria fresca post fiera.
Ma arriviamo ai brand.
In primis abbiamo avuto modo di risentire STELLAR SCENTS e riscoprire un fantastico Wind dalle note ambrate, talcate e di iris.
Siamo state poi introdotte nel mondo di ROADSun brand nato nel 2013 da Danielle Ryan, che vede ad oggi 18 fragranze di ispirazione internazionale.
I nostri preferiti? CLOUD 9 e CLUB TOKYO.
Complimenti per il packaging, davvero ben rifinito!
Sempre rimanendo in tema di Giappone, ecco WA:IT ed il suo Hito che con le sue note di yuzu, fiori bianchi, agrumi, legni e muschi, eleva lo spirito e libera la mente.
Abbiamo sentito anche la new-entry Haru, una primavera giapponese che esprime rinascita e rinnovamento.
Gli angeli CDT rappresentano anche le fragranze per la casa di Paul Smithdi cui trovate una recensione sul nostro canale IG.
Il punto di forza di queste Scented Candle è sicuramente il vaso, un vero e proprio pezzo di design!
Infine siamo state trasportate in un magico giardino con giochi d’acqua in stile balinese dove ci è stato presentato Augustinus Bader
Il Retinol Serum e la Face Cream Mask sono davvero una bomba!
Arrivata alla #StazioneLeopolda, il tempo sembra prendere un’altro ritmo.
Una volta entrata, lo sguardo scorre velocemente tra gli stand, i battiti iniziano a salire ed i minuti corrono veloci.
La mente inizia a lavorare per scompartimenti chiusi: quel brand lo conosco, quello no, quello devo sentirlo.
La voglia di annusare inizia a salire, così inizio a stringere mani, a chiedere informazioni e nello stesso istante, in maniera inconscia, inizia la ricerca per i top brands 2023.
Ci sono marchi che mi hanno colpito per la loro comunicazione, altri per le fragranze eccentriche, altri ancora per la loro concentrazione e innovazione.
BORNTOSTANDOUT, per esempio, mi ha colpito per la comunicazione graffiante che contraddistingue lo stile coreano, le fragranze sono molto giuste, la mia preferita: Drunk Saffron.
COQUET VAUDOU totally Berlin style, due fragranze carnali e seducenti proposte in micro contenitori di ceramica e venduti in un kit handmade.
GRAMMATIK DRAMMATIK packaging fluo, comunicazione molto accattivante e nomi super eye catcher: “sleeping with someone new to get over sn ex“.
VERSATILE PARIS idea cuty, perfetta come regalo, profumi in olio, mio prefe: croissant e caffè.
Ma passiamo al brand che più mi ha fatto innamorare, non lo avevo notato subito: bottiglie semplici, etichette minimal, comunicazione pulita. E’ proprio qui che parlano le fragranze, anzi direi che urlano!
Sto parlando di BARUTI: fragranze che rispecchiano la natura delle materie prime, pulite, lineari, studiate a tavolino e super persistenti. Difficile dirvi quale mi sia piaciuto di più perché sono davvero pazzesche! Avete presente il profumo che sentite quando entrate da un fiorista? Tindrer è la risposta. Il the Chai con latte? Ecco, l’ha riprodotto perfettamente. Un bellissimo tiglio in fiore? Ecco a voi Onderai de Linde.
Svelato il primo in assoluto ecco le altre fragranze che mi hanno fatto battere il cuore:
TOP 10 PITTI #23
EPHEMERAL: DYADIC
MOTH AND RABBIT: DOLLS-SINGLE MAN-BLOW UP
MARCOCCIA: WILD FIELD-CLOUD
BINET PAPILLON: 10-12-21
MILLER HARRIS: BLACK DATURA
OHTOP: I HATE ROSE
NISSABA
D’ORSAY: E.Q.
GEICHER: NAJJAR
AURA OF KAZAKHSTAN: 7
E voi? Come avete vissuto questa fantastica edizione del Pitti Fragranze?
Era da tempo che facevo la corte a D.S. & DURGA.
Devo dire che ho un certo feeling con i brand distribuiti in Italia da Beauty & Luxury.
Arrivati in Rinascente a Milano, sono volata ad annusarli, mi mancava un fico figo nella mia piccola collezione e mi innamorai subito di DEBASER.
I fondatori del brand David Seth e Kavi Moltz, un musicista e un architetto, sono estremamente eclettici e lanciano bombe olfattive alla velocità della luce.
Hanno proposto Pistachio poi Pasta Water e poi ancora Steamed Rainbow in pochissimo tempo.
Non appena al lavoro mi viene comunicato di andare negli States per una fiera, ho subito guardato dove si trovasse il loro Flag Ship Sotre.
Niente po’ po’ di meno che Soho!
Era una giornata splendida di fine Febbraio, Soho era piena di bar e locali in fermento.
Trovo subito il negozio e che dire: approccio assolutamente disinvolto e libero da parte dei commessi. Niente pressione nella vendita ne spiegazioni lunghe e spropositate, della serie: “You like it? Just take it.”
Così sono uscita con il mio Dabaser avvolto in una splendida shopper di cotone organico e mi sono infilata nel primo ristorante a mangiare un sano burger.
La vera storia di Refell Parfum nasce per unas serie di coincidenze tra da due donne entusiaste le quali, dopo circa vent’anni, si rincontrano e scoprono una grande passione in comune.
Dopo qualche mese di messaggi, mail e chiamate sulle nuove uscite, sulle opinioni di una e dell’altra fragranza, Clara manda un vocale a Maria che dice:
“certo che non saremo mica solo noi ad acquistare fragranze in maniera spasmodica cercando il profumo perfetto! Chissà quante altre persone comprano e abbandonano profumi dopo pochi spruzzi”.
Dopo qualche giorno ecco la chiamata di Maria: ” Sai che ho pensato a quello che hai detto?”
Clara : “0_0”
Da quel momento decidono di rispolverare una pagina Instagram che Clara aveva aperto pochi anni prima a seguito del corso Mouilette & Co.
Decidono di scommettere su questo cavallo e sfruttare le loro location per iniziare a creare la community.
Con non poche titubanze, mille impegni, famiglia e lavoro, a gennaio 2023 decidono di mettere il turbo e dare delle basi più solide al progetto.
Viene così creato il sito su cui oggi navigate, il blog, il canale Telegram e fissati a calendario ben quattro appuntamenti.
Noi ci crediamo, crediamo nella nostra passione, nella sostenibilità del progetto ma soprattutto nel condividere momenti splendidi con persone come voi!
Febbraio è stato un mese intenso di viaggi lavorativi. Le due prime settimane del mese mi hanno vista volare a Tokyo poi a Barcellona e successivamente a New York! Nei miei viaggi cerco sempre di scoprire le tendenze, gli usi ed i costumi!
Vedete quella sorta di doccione? Ecco, da lì vengono vaporizzate le essenze selezionate tramite una pulsantiera. Questo meccanismo consente di far vivere al cliente l’esatta sensazione che si creerà all’interno della sua casa. GENIALE!
Sono stata poi da Nose, una profumeria che raccoglie molti brand di nicchia all’interno di un famoso mall: il Matzuya Ginza.
Qui ho trovato diversi brand conosciuti come: BDK, NISHANE, ETAT LIBRE D’ORANGE, EIGHT&BOB, ABEL, MENDITTOROSA, ZOOLOGIST, KERZON ecc…
L’aspetto interessante è che, da bravi giapponesi, mettono in risalto una selezione di best seller per non destabilizzare i neofiti.
Come potete immaginare, le fragranze che più amano sono quelle soavi, non opulenti, che arrivano in punta di piedi, tanti fiori bianchi, note acquatiche, pulite, insomma: banditi gli oud e tutti i “profumi scia”.
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